A Viva Voce

Alcuni uomini e alcune donne di Corsica, premurosi del rinverdimento della lingua dotta dei nostri antenati hanno deciso di pubblicare questa rivista in lingua italiana. Essa è un nostro retaggio e un puntello per mantenere viva la lingua còrsa.
Forum

MADRE LINGUA

 Dario
Mercoledi 15 Gennaio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Una domanda.
Esistono giovani corsi (diciamo sotto i 25 anni) di madre lingua corsa?
 Dario
Sabato 1 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Une question.
est-ce qu'il y à des jeunes corses (au peux près au dessus de vingt-cinq ans) qui ont appris "u corsu" en famille?
 LEONI
Martedi 4 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Si! Ci sono che per fortuna! Ma poco.
 LEONI
Martedi 4 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Ci vuole leggere:" c'è ne sono per fortuna!" e no "ci sono che per fortuna!" che non significa niente! Mi vergogno di essere cosi un vero e proprio somaro in italiano. Percio non participio piu. Quando saro a un bel nivello mi permettero di nuovo tornare qui. In quest' attesa...Auguri a tutti!
 paolo
Giovedi 6 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Leoni continua a scrivere che scrivi meglio di molti italiani .scusatemi l'intrusione (sono solo un vostro lettore).p.s.divertente il fatto che l'iscrizione sia in francese
 Dario
Domenica 9 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Dice Leoni: "Si! Ce ne sono per fortuna! Ma poco".
E' quello che temevo.
Quando vengo in corsica, nei bar o in luoghi simili, mi capita spesso di trovare tavoli di coetanei miei (60 anni) che fra di sè parlano in corso.
Anche persone sui di 40-50 anni.
Ma i giovani li ho sempre sentiti parlare solo in francese.
Per questo ho fatto la domanda.
Comunque meno male che qualcuno ancora c'è: speriamo che lo insegnino ai loro figli!
 Maurizio per la nostra Lingua
Martedi 18 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Leoni, ha ragione Paolo, non te ne andare!
Non ti preoccupare della "purezza" del tuo italiano, noi italiani ti capiamo lo stesso benissimo! Non sei per niente un somaro, anzi. È importante che tu rimanga perché dici sempre cose interessanti e sensate. E poi sei la prova vivente di come còrsi e italiani possano capirsi in modo quasi "istintivo" e questo dovrebbe far riflettere coloro che pensano che le nostre due lingue siano distanti e straniere l'una nei confronti dell'altra.
Tu poi hai coraggio, provi a esprimerti in italiano e riesci sempre a farti capire. Anche noi italiani dovremmo provare a scrivere in còrso. Stai sicuro che non saremmo più bravi di te con l'italiano ma che ci capiresti ugualmente!
Resta, mi raccomando!
Con amicizia, stima e simpatia
Maurizio
 LEONI
Giovedi 20 Febbraio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Grazie, grazie! Pero cio è che quando sviluppo un argomento sicome quello sulla sardegna per esempio, mi rendo conto che tante parole mi mancano che non posso dire esatamente cio che volevo all' inizio. Allora quello che succede e che sono mal capito. Dunque scrivo in francese allo scoppo di essere preciso perchè mi pareva che molti tra di voi conoscete il francese ma penso che non sia il caso. E di piu siamo qui per parlare italiano. pero era solamente per andare un po piu avanti velocemente nel dibatto. E difficile per me di essere preciso in italiano e questo rellenta la discussione. Ma avetez ragione....Meglio essere ridicolo che rimanere nascosto! Perche è vero che senza corsi sicome io cosa sucederebbe alla lingua italiana in Corsica? Per fortuna che ce ne siano sicome io in Corsica per ramentare chi siamo e restituire la verità. Ma che lavoro! Quanti dennagi hanno fatto questi francesi!
 Giancarlo
Giovedi 3 Aprile 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Ho letto su viva voce i risultati delle elezioni a Bastia Mi e' parso di interpretare una certa soddisfazione per il cambiamento politico in favore della lista nazionalista. Una cosa mi piacerebbe sapere: nella politica dei nazionalisti e' previsto un riavvicinamento culturale- linguistico all Italia?oppure si sponsorizza il vernacolo corso come una vera e autonoma lingua senza alcun legame con l italiano? Grazie per una risposta. G Carlo
 Dario
Martedi 8 Aprile 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Non lo so cosa c'è nel programma dei nazionalisti riguardo all'italiano.
Ma, qualsiasi cosa preveda il programma per l'italiano, è comunque meraviglioso che, dopo 250 anni dalla annessione alla Francia, a Bastìa sia stato eletto un sindaco nazionalista!
 Giancarlo Filippi
Martedi 1 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
A titolo informativo cerco di tenermi al corrente sull argomento relativo alla lingua affrontato dagli autonomisti . Leggo i loro articoli che sono scritti speeso in francese. Altri in corso, ma sulla genuinita di questo "corso" mi sorgono dei dubbi. Mi pare a volte un francese corsizzato. Ho letto l espressione "guardia a vista" che mi pare troppo vicina alla "garde a vue" francese. In italiano si direbbe "guardina" . Ma come si fa a pensare di poter salvare il genuino parlare corso se non si fa appello alla lingua italiana per trovare l evoluzione dei vocsboli ?
 Paul Colombani
Martedi 1 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Comunque "garde à vue" corrisponde all'italiano "fermo". La guardina è la "cellule du commissariat", detta volgarmente "le violon"
 Giancarlo filippi
Mercoledi 2 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Egregio professore, credo che in italia un "fermato" ( cioe' un arrestato non colto in flagrante ) trattenuto come d abitudine in caserma) si dice che e' in "guardina" . LPer quanto le mie modeste conoscenze in materia anche qui un arrestato trattenuto in caserma e ( irinchiuso in una stanza) viene definito in " garde a vue" . E' evidente e me lo ha insegnato lei, che la definizione non e' esatta ma io l ho sentita molte volte e per questo ho fatto il parallelo tr le due lingue. Naturalmente non conosco bene il francese come lei conosce l italiano....... Cordiali saluti da GC. Filippi
 Giancarlo filippi
Mercoledi 2 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Professore mi scusi. La fretta fa scrivere con errori di battitura e porta a dimenticare il nocciolo della questione. In corso , l espressione corrispondente a "garde a vue" , come si deve tradurre? Grazie per la sua risposta. G C Filippi
 paul colombani
Giovedi 3 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Tenga presente che "garde à vue" è un termine tecnico che si riferisce non a un luogo fisico come la "guardina" ma a una procedura che corrisponde se non erro al "fermo di polizia". La rimando alla voce corrispondente su Wikipedia. Che poi il "fermato" finisca in "guardina", o "au violon" secondo il termine popolare francese, è un altro discorso. Non è nemmeno detto d'altronde, può essere trattenuto nei locali della polizia ai fini di interrogatorio poi liberato (come credo sia successo di recente a un personaggio famoso).

Come si dice in còrso? Trattandosi di una parola tecnico-giuridica la parola non esisteva. Quindi l'espressione "guardia a vista" che avrà trovato su alcuni siti.
 Giancarlo filippi
Giovedi 3 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Egregiorofessore la disturbo ancora una volta e poi mi fermo per non sembrare troppo petulante . E' pur vero che nel linguaggio corso l espressione "garde a vue " non esiste, Ma se non ho mal compreso il suo nobile e culturale intento, come diceva Salvatore Viale l evoluzione del corso avviene con il supporto dell italiano. Se questo e' vero allora perche non usare il termine che la lingua italiana offre, invece di corsizzare un termine francese ? Mi pare che se non sii seguono questi elementari principi il parlare corso e' destinato ad imbastardirsi ed a non progredire , rimanendo un pezzo da museo. Grazie e cordiali saluti
 Paolo Di Filippo
Giovedi 3 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Be guardia a vista potrebbe essere tradotto in italiano come "guardato a vista" che è un espressione usuale nelle caserme quando si deve tenere sotto controllo un fermato e/o arrestato. Ad ogni modo non mi ci soffermerei per un trattato linguistico e ritengo corretta l'interpretazione del professor Colombani.
P.S. Per Leoni vai avanti tutta senza preoccuparti dei giudizi altrui.
 Dario
Lunedi 21 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Mi sembra molto difficile che oggi l'evoluzione del corso avvenga con il supporto dell'italiano. I vocaboli che in corso non esistevano, per forza vengono presi dal francese: in Corsica si parla francese (purtroppo) mica italiano! Ammesso che sopravviva, il corso diventerà sempre più imbastardito da espressioni e costruzioni francesi: è brutto, triste, ma temo, anche logico e inevitabile.
 Paolo Di Filippo
Giovedi 24 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Può darsi che Dario abbia ragione, da un punto di vista razionale, però in Trentino-Alto Adige parlano tedesco e italiano grazie agli ampi poteri conferiti dall'autonomia alle due Provincie in questione. Quindi il problema della lingua Corsa lo dovranno risolvere i Corsi, come? Forse parlandolo con più frequenza di quanto accade oggi, a tal proposito credo che noi italiani possiamo stimolarne l'uso quando ci troviamo a interlocuire con un Corso. È inutile nasconderlo il Corso è italiano a tutti gli effetti, così come lo sono il Siciliano, il Napoletano, l'Abruzzese e il Toscano (e potrei andare avanti con gli esempi).
Ad ogni modo due millenni di cultura non possono essere cancellati da 240 anni di dominazione francese, per quanto invasiva possa essere basta ricordare che l'Italia esiste da soli 150 anni eppure in 1400 anni di invasioni, dominazioni e divisioni la nostra cultura è sopravvissuta, è vero con tante connotazioni diverse però è sopravvissuta.
Un altro elemento che mi fa ben sperare è la contemporaneità in cui viviamo che ci da la possibilità di viaggiare (fisicamente è virtualmente), superando quelle barriere che nei tempi passati hanno impedito il contatto diretto tra i due popoli al di la e al di qua del Tirreno.
Per finire, visto che l'indipendenza è pura utopia, l'unica via è un'autonomia spinta nel seno dello Stato francese con buona pace del sedicente imperialismo culturale d'oltralpe.
Saluti.
Un amico romano
 enrico
Venerdi 25 Luglio 2014

Stampa versione
[Ignorare]
Dario ha sicuramente ragione nel dire che il francese ha già ucciso l'italiano e di conseguenza il corso nell'isola. Sono i corsi che potranno, se vorranno; imprimere un nuovo corso e recuperare il patrimonio che hanno perso. Per il momento purtroppo non sono visibili i segni di questa inversione e chissà se riusciremo a intravederli in futuro. Parlare in italiano in Corsica può essere un qualcosa, ma devi incontrare l'interlocutore che lo desidera.... perchè qualche volta è poco gradita la lingua di Dante anche perchè un terzo degli abitanti dell'isola è di origine francese e se colloqui con uno di questi ti dirà che in territorio francese tu devi parlare la lingua ufficiale. Le cose potrebbero anche cambiare in seguito a fenomeni di tendenza (es: tra i giovani tornano di moda le canzoni italiane o lo stile di vita ) o anche per motivi economici (incremento degli scambi commerciali con la vicina Toscana). Spero nell'interesse dei corsi che possa avverarsi

Il tuo nome :


La tua e-mail :
 (non pubblicato)


Messaggio
Tag incastono   Annullare
La Sua video sarà pubblicata sotto il Suo post.