Caro Fabio, purtroppo hai pienamente ragione: su questo forum, a parte Allimanu che, se hai seguito la discussione "Paoli, ma quale?", hai avuto modo di conoscere e che rimane l'unico, di còrsi non se ne vedono.
È un vero peccato perché, come giustamente dici tu, questo è un sito dedicato soprattutto a loro, alle loro storia, cultura, lingua. Un peccato non tanto per noi italiani amanti della Còrsica che lo frequentiamo con passione ma soprattutto per i còrsi stessi e per la redazione di "A Viva Voce" che in questa iniziativa culturale profonde tanta passione, tante energie e immagino tanto tempo e che meriterebbe io credo maggiore interesse o almeno curiosità da parte dei connazionali, oltre che gratitudine. Il Prof. Colombani e i suoi collaboratori stanno infatti portando avanti, credo non senza difficoltà e con impegno personale fatto di studi, ricerche, incontri, viaggi un'opera meritoria di verità tendente a dissipare le tante omissioni, mistificazioni e falsità che avvolgono il tema della storia, della cultura e della lingua còrse e del loro rapporto con quelle italiane.
Per quanto mi riguarda fin dal momento della rinascita della rivista in forma digitale ho partecipato con intensità e passione al forum imponendomi delle regole di autodisciplina che ho anche esplicitato in una discussione e riaffermato più volte e alle quali credo, spero di essermi sempre conformato. Nel dubbio e nello scrupolo che i miei interventi potessero risultare in qualche modo nocivi alla rivista mi sono anche permesso di rivolgermi al Direttore privatamente, invitandolo ad escludermi dal forum in qualunque momento qualora avessi travalicato certi limiti e ad esercitare un'illimitata opera di controllo sui miei interventi. Devo dire che il Prof. Colombani mi ha invitato con grande cortesia a continuare a frequentare il sito e ha esercitato pochissime volte con grande signorilità e discrezione la sua opera di moderazione.
Anche tutti gli altri italiani che intervengono sul forum mi sembra lo facciano con grande entusiasmo ma anche con profondo rispetto per la Corsica e i còrsi, per i quali provano sincero affetto, senza secondi fini e senza alcuna implicazione "politica." Tutti noi abbiamo coscienza che questo è un sito eminentemente culturale e ci teniamo debitamente a distanza da tematiche che nulla hanno a che fare con la cultura e che non ci appartengono. Eppure niente da fare, i còrsi non si fanno vivi!
È anche un po' triste vedere che mentre pochi irresponsabili nostri connazionali fanatici in altri forum riescono comunque ad avere con loro una seppur burrascosa comunicazione provocandoli ed evocando i fantasmi di un lontano passato morto e sepolto in questo forum frequentato da persone che si confrontano con rispetto, cortesia e correttezza manchi proprio la voce dei còrsi che dovrebbero essere i suoi principali protagonisti.
Che dire dunque? Speriamo che col tempo la situazione cambi, che questa atmosfera di indifferenza (o diffidenza?) verso il sito e il forum si possa dissipare e che finalmente gli amici còrsi partecipino alle discussioni numerosi. Il dialogo è una cosa importantissima, fondamentale. Oltre tutto per noi italiani sarebbe una grande, interessantissima opportunità avere un contatto diretto con loro. Se questo sito infatti si prefigge lo scopo di far riscoprire ai còrsi le autentiche radici della loro cultura, è anche vero che permette a noi italiani di riscoprire i tanti punti di contatto e le grandi affinità che abbiamo con l'universo affascinante costituito dalla Corsica e dai suoi abitanti e di trovare perfino in esso alcuni aspetti dimenticati della nostra stessa cultura, specie di quella più antica e genuina.
Ti ringrazio per le gentili parole e per gli apprezzamenti che però non merito. Sono solo una persona curiosa che si fa qualche domanda e che cerca di darsi qualche risposta, sbagliando spesso.
Cambiando discorso e tornando al tema dei nomi francesizzati che vengono usati in Corsica mi viene appunto in mente che nel ragionamento che ho fatto l'altro giorno in risposta al tuo interrogativo c'è qualcosa che non quadra. Ho riflettuto sul fatto che ai personaggi còrsi nati nel diciannovesimo secolo dopo la legge dell'11 germinale dell'anno XI e citati nel sito in effetti ci si riferisce in alcuni casi citandoli col nome francese, in altri con quello corso/italiano e a volte con una o l'altra forma. Di prete Carlotti per esempio ("don" per noi italiani che la parola prete la usiamo in un modo diverso) ho sentito parlare indifferentemente come Dominique o come Domenico mentre di prete Alfonsi sempre come Tommaso. Leonetto Cipriani non l'ho mai sentito chiamare in altro modo che col suo nome italiano, così come Petru Rocca o Santu Casanova non li ho mai sentiti chiamare Pierre o Toussaint. A questo punto mi chiedo: questi ultimi personaggi erano stati registrati alla nascita con i nomi còrsi/italiani oppure con i nomi francesi, secondo quanto la legge di allora sembrava prevedere? E in quest'ultimo caso, l'uso che facevano dei nomi tradizionali era dunque una libera scelta personale? E se questa libertà d'uso esisteva, almeno fino alla prima metà del '900, perché oggi nessun còrso sembra portare più nomi còrsi/italiani? Quella disposizione proibitiva che non ho esitato a definire una leggenda è forse esistita o esiste veramente? Oppure la reazione alla propaganda fascista e all'occupazione italiana ha portato ha rendere "sconsigliabile" l'uso dei nomi tradizionali? C'è lo zampino anche in questo caso di quell'anti italianismo "di reazione" risvegliatosi all'indomani della seconda guerra mondiale? Oppure, più banalmente, è solo una questione di gusto personale, nel senso che oggi i corsi si sono ormai abituati ed affezionati alle versioni francesizzate degli antichi nomi tradizionali e troverebbero strano o forse buffo chiamare i propri figli Giuseppe o Ghjuseppu?
A quanti interrogativi porta la curiosità! Come vedi la piccola ma interessante questione resta aperta e i tuoi interrogativi potrebbero avere una risposta solo se qualche amico còrso venisse a darci una mano. Succederà? L'orgoglioso arroccamento si scioglierà almeno su una questione "leggera" come questa? Speriamo.
Un caro saluto a tutti, còrsi e italiani.