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Alcuni uomini e alcune donne di Corsica, premurosi del rinverdimento della lingua dotta dei nostri antenati hanno deciso di pubblicare questa rivista in lingua italiana. Essa è un nostro retaggio e un puntello per mantenere viva la lingua còrsa.
Forum
Tempo d'estate, tempo di leggerezza.
thetall82
Volevo segnalare un portale nato da poche settimane su iniziativa di un gruppo di còrsi e di italiani, con lo scopo di fornire notizie di attualità, approfondimenti, sport, sulla Corsica, in lingua italiana,e di riavvicinare le due lingue sorelle còrso e italiano. Lo trovate all'indirizzo http://www.corsicaoggi.com e.. nant'a Facebook ;)
thetall82
Volevo segnalare un portale nato da poche settimane su iniziativa di un gruppo di còrsi e di italiani, con lo scopo di fornire notizie di attualità, approfondimenti, sport, sulla Corsica, in lingua italiana,e di riavvicinare le due lingue sorelle còrso e italiano. Lo trovate all'indirizzo http://www.corsicaoggi.com e.. nant'a Facebook ;)
Ilalto Ottantadue
Volevo segnalare un portale nato da poche settimane su iniziativa di un gruppo di còrsi e di italiani, con lo scopo di fornire notizie di attualità, approfondimenti, sport, sulla Corsica, in lingua italiana,e di riavvicinare le due lingue sorelle còrso e italiano. Lo trovate all'indirizzo http://www.corsicaoggi.com e.. nant'a Facebook ;)
Paolo di Filippo
Vorrei fare una domanda ai foristi, ma perché è stata soppressa la linea che collegava Civitavecchia a Portovecchio? È un po' che me lo chiedo, forse che in Corsica si vuole disincentivare il turismo con l'Italia? Se non fosse così, sul piano commerciale è follia pura pensando che solo nel Lazio abitano quasi sei milioni di abitanti e quindi un bacino interessante di probabili turisti. Vi domando questo perché oggi comprando i biglietti di imbarco per Bastia via Livorno la ragazza dell'Agenzia mi diceva che negli anni passati quando era attiva la tratta di cui sopra, vendeva molti più biglietti per la Corsica rispetto ad ora. Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, spero di aver peccato!
Paul Colombani
Credo che questo sia dietrologia. Le compagnie come la Corsica Ferries e la Moby, per esempio, hanno sempre sviluppato i collegamenti con l'Italia, non come le compagnie nazionali, Sncm e Tirrenia. Tuttavia seguono logiche commerciali. Non conosco i dati ma mi sembra che il numero di turisti italiani sia in calo rispetto agli anni '80. Sarà un effetto della crisi. Bisogna pensare che Livorno (e Savona) hanno come retroterra non solo l'Italia centrale e settentrionale, ma anche la Svizzera, la Germania, l'Olanda ecc. Comunque l'estate scorsa c'era un collegamento Piombino, Elba, Bastia.
giancarlo
Credo che sin sia commettendo un errore di valutazione quando si parla del turismo italiano in Corsica.: I Traghetti. - Per cio' che riguarda i traghetti occorre osservare che che la loro frequenza e i porti di partenza e di arrivo sono determinati essenzialmente da elementi commerciali determinanti gli utili per la Compagnia armatrice , che cerca di limitare al massimo le spese, sia quelle relative alle tasse portuali ,sia al consumo di combustibile. La Corsica Ferries nelle stagioni in cui la corrente turistica si attenua trasporta tonnellate di materiali esportati dall' Italia in Corsica e' quindi evidente che la scelta dei porti d'imbarco dipende da questo fattore.Evidentemente Civitavecchia non aveva i requisiti commerciali e geografici ottimali come Livorno. Altro fattore negativo e' rappresentato dall'aumento dei biglietti Tutti i clienti abituali si lamentano per questo fattore e spesso limitano il numero delle loro "scappatelle" nell' isola. Savona oltre ad avere delle tasse portuali inferiori a quelle degli altri porti ,raccoglie il turismo dell'italia del nord e pure dell'Europa del Nord . Per quello che mi risulta non risente troppo della crisi. Arrivo ora al punto a mio avviso dolente della frequentazione turistica della Corsica. :"I prezzi." Molti italiani si lamentano generalmente del costo di un pasto al ristorante e qualche volta anche della qualita'. I vacanzieri estivi allora sono attirati per esempio dalle coste dell'adriatico sull'una e sull'altra sponda dove gli operatori turistici hanno dei prezzi molto piu bassi. La Corsica e' bella , i Corsi sono fratelli, si diventa amici facilmente , ma spesso anche una pizza e' troppo cara ............Ho espresso il mio pensiero in sintesi. Spero di non aver offeso nessuno.........
Paul Colombani
Hai detto tutto.
Paolo di Filippo
Buongiorno professore, buongiorno Giancarlo,
innanzitutto grazie delle spiegazioni, sempre accurate, ma tornando sul punto la mia oltre a essere una "ingenua" curiosità che coltivavo da un po' di tempo - essendo romano il mio porto di riferimento è Civitavecchia - è anche un osservazione oggettiva sul perché Civitavecchia va bene per la Sardegna e non per la Corsica, per inciso la prima a livello di costi non si discosta per nulla dalla seconda almeno per quanto riguarda la Costa Smeralda meta più gettonata del turismo di massa.
Inoltre, dall'esperienza comune da "uomo della strada" ho sempre trovato operatori turistici pronti a sconsigliare i soggiorni in Corsica con le più disparate motivazioni, del tipo sulla poca cordialità nei confronti degli italiani, sui costi, ecc. ecc. tuttavia ho sempre avuto il desiderio di visitare quest'isola di cui non conoscevo nulla e nel 2011 organizzai il mio primo sbarco in terra di Corsica, e solo dopo questo viaggio ho cominciato ad approfondire le questioni storiche dell'isola e a scoprirla, spero nessuno si offenda, come terra di "cultura" italiana e questo mi ha spinto a visitarla e rivisitarla ancora, ma dato che non tutti sono testardi come chi vi scrive e iniziative commerciali che promuovano il turismo italiano in Corsica non ne vedo giro, allora come ci si può lamentare dei pochi italiani in Corsica o del trend negativo degli ultimi anni! Forse è il caso che qualcuno dell'industria turistica si faccia delle serie domande e trovi altrettanto serie risposte (commerciali), come si dice, la pubblicità è l'anima del commercio, d'altronde come posso visitare qualcosa che non conosco nemmeno per cartolina?
Un'altra mia, sicuramente erronea, percezione e convinzione è che tra italiani e corsi sussistono dei reciproci pregiudizi i primi sono (siamo) mediamente ignoranti sulle questioni corse e troppo sbrigativi nel ridurre il popolo corso "tout court" come italiano e dall'altra parte i secondi (mediamente) interpretano tali affermazioni come un interesse invasivo degli italiani sulla Corsica che in realtà non esiste, mentre, al contrario esistono una spontanea e sana curiosità verso questo piccolo "mondo perduto".
Per finire, come ho già scritto in qualche post, ripeto volentieri in questa circostanza una mia costatazione. in Italia solo poche persone sanno che la Corsica non è terra straniera, ma un pezzo d'Italia o comunque di cultura italiana nel seno dello Stato francese che vale la pena visitare e studiare. Pertanto sarebbe bello e anche istruttivo che nelle nostre scuole venisse insegnata la storia della Corsica, della sua particolare lingua, dei suoi uomini e della loro opera, rendendoci tutti consapevoli del nostro passato comune, solo a titolo esemplificativo il sottoscritto ha scoperto Pasquali Paoli solo dopo aver visitato la sua terra natale rimanendo turbato di tale mia ignoranza decisi di approfondire l'argomento per non rischiare di appartenere alla schiera degli ignavi privi di idee proprie.
Cordialmente, un caro saluto dalla città eterna.
innanzitutto grazie delle spiegazioni, sempre accurate, ma tornando sul punto la mia oltre a essere una "ingenua" curiosità che coltivavo da un po' di tempo - essendo romano il mio porto di riferimento è Civitavecchia - è anche un osservazione oggettiva sul perché Civitavecchia va bene per la Sardegna e non per la Corsica, per inciso la prima a livello di costi non si discosta per nulla dalla seconda almeno per quanto riguarda la Costa Smeralda meta più gettonata del turismo di massa.
Inoltre, dall'esperienza comune da "uomo della strada" ho sempre trovato operatori turistici pronti a sconsigliare i soggiorni in Corsica con le più disparate motivazioni, del tipo sulla poca cordialità nei confronti degli italiani, sui costi, ecc. ecc. tuttavia ho sempre avuto il desiderio di visitare quest'isola di cui non conoscevo nulla e nel 2011 organizzai il mio primo sbarco in terra di Corsica, e solo dopo questo viaggio ho cominciato ad approfondire le questioni storiche dell'isola e a scoprirla, spero nessuno si offenda, come terra di "cultura" italiana e questo mi ha spinto a visitarla e rivisitarla ancora, ma dato che non tutti sono testardi come chi vi scrive e iniziative commerciali che promuovano il turismo italiano in Corsica non ne vedo giro, allora come ci si può lamentare dei pochi italiani in Corsica o del trend negativo degli ultimi anni! Forse è il caso che qualcuno dell'industria turistica si faccia delle serie domande e trovi altrettanto serie risposte (commerciali), come si dice, la pubblicità è l'anima del commercio, d'altronde come posso visitare qualcosa che non conosco nemmeno per cartolina?
Un'altra mia, sicuramente erronea, percezione e convinzione è che tra italiani e corsi sussistono dei reciproci pregiudizi i primi sono (siamo) mediamente ignoranti sulle questioni corse e troppo sbrigativi nel ridurre il popolo corso "tout court" come italiano e dall'altra parte i secondi (mediamente) interpretano tali affermazioni come un interesse invasivo degli italiani sulla Corsica che in realtà non esiste, mentre, al contrario esistono una spontanea e sana curiosità verso questo piccolo "mondo perduto".
Per finire, come ho già scritto in qualche post, ripeto volentieri in questa circostanza una mia costatazione. in Italia solo poche persone sanno che la Corsica non è terra straniera, ma un pezzo d'Italia o comunque di cultura italiana nel seno dello Stato francese che vale la pena visitare e studiare. Pertanto sarebbe bello e anche istruttivo che nelle nostre scuole venisse insegnata la storia della Corsica, della sua particolare lingua, dei suoi uomini e della loro opera, rendendoci tutti consapevoli del nostro passato comune, solo a titolo esemplificativo il sottoscritto ha scoperto Pasquali Paoli solo dopo aver visitato la sua terra natale rimanendo turbato di tale mia ignoranza decisi di approfondire l'argomento per non rischiare di appartenere alla schiera degli ignavi privi di idee proprie.
Cordialmente, un caro saluto dalla città eterna.
GIANCARLO
CARO PAOLO,
MI PARE EVIDENTE CHE SE LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE CHE HANNO UNA LINEA CON LA CORSICA NON SFRUTTANO CIVITAVECCHIA E' PER UNA CONVENIENZA COMMERCIALE. E SU QUESTO PUNTO C'E POCO DA CERCARE DI FAR LORO CAMBIARE IDEA.
IL FATTO DELL'INVITO A FARE DEL TURISMO IN CORSICA , DA PARTE DEGLI OPERATORI LOCALI ,SONO D'ACCORDO CHE DOVREBBE ESSERE PIU SOTTILE , ORGANIZZATO E CONVINCENTE . GLI ITALIANI CHE VANNO IN CORSICA PER LA MAGGIOR PARTE NON LO FANNO PER RAGIONI CULTURALI, ANCHE SE DI RAGIONI CULTURALI STORICHE E ARCHITETTONICHE CE NE SONO MOLTISSIME. LA BELLEZZA DEL MARE E DELLA NATURA E' IL CAPITOLO PIU IMPORTANTE CHE VIENE OFFERTO AI TURISTI, MA OGGI NON E' PIU DEL TUTTO SUFFICIENTE SPECIE PER I GIOVANI. VA CONSIDERATO CHE SOLO DA CIRCA SOLO 5O ANNI I CORSI HANNO DATO VITA ALL 'ATTIVITA' TURISTICA, E' TROPPO POCO PER FARSI UNA MENTALITA' SPECIFICA E CAPIRE DEL TUTTO LA STRATEGIA NECESSARIA. NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L'ISOLA HA IL SUO BOOM TURISTICO CON MOLTI CAMPEGGIATORI E AFFITTUARI DI APPARTAMENTI . PER I TURISTI DI ELITE, CIOE' QUELLI CHE HANNO SOLDI DA SPENDERE C'E IN QUEI MESI TROPPA CONFUSIONE E DOPO , QUANDO LA CONFUSIONE SE NE VA QUESTI NON TROVANO GRANCHE'D FARE PER TRASCORRERE IL TEMPO LIBERO . QUINDI LE COSIDDETTE STAGIONI MORTE SONO CON UN TURISMO ASSENTE O QUASI . NON PARLO DEI PREZZI CHE IN PERIODO DI SOVRAFFOLLAMENTO NON SONO PARTICOLARMENTE ECONOMICI . I COMMERCIANTI PIAZZATI NEI POSTI STRATEGICI GUADAGNANO BENE . E NON VEDONO L'ORA DI ARRIVARE ALLA FINE DL MESE DI SETTEMBRE O ANCHE PRIMA, PER CHIUDERE "BOTTEGA"E ANDARE A FARE IL LORO VIAGGIO DI VACANZA . QUINDI E' MIA PRECISA CONVINZIONE CHE PER SVILUPPARE UNA COSTANTE ECONOMIA OCCORREREBBE INCENTIVARE CON VARIE INIZIATIVE LA PRESENZA DI TURISTI IN TUTTI I MESI DELL'ANNO , MAGARI CON L'AIUTO DEGLI AMMINISTRATORI REGIONALI E CON L'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI, SPORTIVI ,ARTISTICI ETC ETC.
IL TEMPO LIBERO. LOCALI PER LE PERSONE DI UNA CERTA ETA' NON NE CONOSCO.
MI PARE EVIDENTE CHE SE LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE CHE HANNO UNA LINEA CON LA CORSICA NON SFRUTTANO CIVITAVECCHIA E' PER UNA CONVENIENZA COMMERCIALE. E SU QUESTO PUNTO C'E POCO DA CERCARE DI FAR LORO CAMBIARE IDEA.
IL FATTO DELL'INVITO A FARE DEL TURISMO IN CORSICA , DA PARTE DEGLI OPERATORI LOCALI ,SONO D'ACCORDO CHE DOVREBBE ESSERE PIU SOTTILE , ORGANIZZATO E CONVINCENTE . GLI ITALIANI CHE VANNO IN CORSICA PER LA MAGGIOR PARTE NON LO FANNO PER RAGIONI CULTURALI, ANCHE SE DI RAGIONI CULTURALI STORICHE E ARCHITETTONICHE CE NE SONO MOLTISSIME. LA BELLEZZA DEL MARE E DELLA NATURA E' IL CAPITOLO PIU IMPORTANTE CHE VIENE OFFERTO AI TURISTI, MA OGGI NON E' PIU DEL TUTTO SUFFICIENTE SPECIE PER I GIOVANI. VA CONSIDERATO CHE SOLO DA CIRCA SOLO 5O ANNI I CORSI HANNO DATO VITA ALL 'ATTIVITA' TURISTICA, E' TROPPO POCO PER FARSI UNA MENTALITA' SPECIFICA E CAPIRE DEL TUTTO LA STRATEGIA NECESSARIA. NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L'ISOLA HA IL SUO BOOM TURISTICO CON MOLTI CAMPEGGIATORI E AFFITTUARI DI APPARTAMENTI . PER I TURISTI DI ELITE, CIOE' QUELLI CHE HANNO SOLDI DA SPENDERE C'E IN QUEI MESI TROPPA CONFUSIONE E DOPO , QUANDO LA CONFUSIONE SE NE VA QUESTI NON TROVANO GRANCHE'D FARE PER TRASCORRERE IL TEMPO LIBERO . QUINDI LE COSIDDETTE STAGIONI MORTE SONO CON UN TURISMO ASSENTE O QUASI . NON PARLO DEI PREZZI CHE IN PERIODO DI SOVRAFFOLLAMENTO NON SONO PARTICOLARMENTE ECONOMICI . I COMMERCIANTI PIAZZATI NEI POSTI STRATEGICI GUADAGNANO BENE . E NON VEDONO L'ORA DI ARRIVARE ALLA FINE DL MESE DI SETTEMBRE O ANCHE PRIMA, PER CHIUDERE "BOTTEGA"E ANDARE A FARE IL LORO VIAGGIO DI VACANZA . QUINDI E' MIA PRECISA CONVINZIONE CHE PER SVILUPPARE UNA COSTANTE ECONOMIA OCCORREREBBE INCENTIVARE CON VARIE INIZIATIVE LA PRESENZA DI TURISTI IN TUTTI I MESI DELL'ANNO , MAGARI CON L'AIUTO DEGLI AMMINISTRATORI REGIONALI E CON L'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI, SPORTIVI ,ARTISTICI ETC ETC.
IL TEMPO LIBERO. LOCALI PER LE PERSONE DI UNA CERTA ETA' NON NE CONOSCO.
GIANCARLO
CARO PAOLO,
MI PARE EVIDENTE CHE SE LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE CHE HANNO UNA LINEA CON LA CORSICA NON SFRUTTANO CIVITAVECCHIA E' PER UNA CONVENIENZA COMMERCIALE. E SU QUESTO PUNTO C'E POCO DA CERCARE DI FAR LORO CAMBIARE IDEA.
IL FATTO DELL'INVITO A FARE DEL TURISMO IN CORSICA , DA PARTE DEGLI OPERATORI LOCALI ,SONO D'ACCORDO CHE DOVREBBE ESSERE PIU SOTTILE , ORGANIZZATO E CONVINCENTE . GLI ITALIANI CHE VANNO IN CORSICA PER LA MAGGIOR PARTE NON LO FANNO PER RAGIONI CULTURALI, ANCHE SE DI RAGIONI CULTURALI STORICHE E ARCHITETTONICHE CE NE SONO MOLTISSIME. LA BELLEZZA DEL MARE E DELLA NATURA E' IL CAPITOLO PIU IMPORTANTE CHE VIENE OFFERTO AI TURISTI, MA OGGI NON E' PIU DEL TUTTO SUFFICIENTE SPECIE PER I GIOVANI. VA CONSIDERATO CHE SOLO DA CIRCA SOLO 5O ANNI I CORSI HANNO DATO VITA ALL 'ATTIVITA' TURISTICA, E' TROPPO POCO PER FARSI UNA MENTALITA' SPECIFICA E CAPIRE DEL TUTTO LA STRATEGIA NECESSARIA. NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L'ISOLA HA IL SUO BOOM TURISTICO CON MOLTI CAMPEGGIATORI E AFFITTUARI DI APPARTAMENTI . PER I TURISTI DI ELITE, CIOE' QUELLI CHE HANNO SOLDI DA SPENDERE C'E IN QUEI MESI TROPPA CONFUSIONE E DOPO , QUANDO LA CONFUSIONE SE NE VA QUESTI NON TROVANO UN GRANCHE DA FARE PER TRASCORRERE IL TEMPO LIBERO . QUINDI LE COSIDDETTE STAGIONI MORTE SONO CON UN TURISMO ASSENTE O QUASI . NON PARLO DEI PREZZI CHE IN PERIODO DI SOVRAFFOLLAMENTO NON SONO PARTICOLARMENTE ECONOMICI . I COMMERCIANTI PIAZZATI NEI POSTI STRATEGICI GUADAGNANO BENE . E NON VEDONO L'ORA DI ARRIVARE ALLA FINE DL MESE DI SETTEMBRE O ANCHE PRIMA, PER CHIUDERE "BOTTEGA"E ANDARE A FARE IL LORO VIAGGIO DI VACANZA . QUINDI E' MIA PRECISA CONVINZIONE CHE PER SVILUPPARE UNA COSTANTE ED EQUILIBRATA ECONOMIA OCCORREREBBE INCENTIVARE CON VARIE INIZIATIVE LA PRESENZA DI TURISTI IN TUTTI I MESI DELL'ANNO , MAGARI CON L'AIUTO DEGLI AMMINISTRATORI REGIONALI E CON L'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI, SPORTIVI ,ARTISTICI ETC ETC.
MI PARE EVIDENTE CHE SE LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE CHE HANNO UNA LINEA CON LA CORSICA NON SFRUTTANO CIVITAVECCHIA E' PER UNA CONVENIENZA COMMERCIALE. E SU QUESTO PUNTO C'E POCO DA CERCARE DI FAR LORO CAMBIARE IDEA.
IL FATTO DELL'INVITO A FARE DEL TURISMO IN CORSICA , DA PARTE DEGLI OPERATORI LOCALI ,SONO D'ACCORDO CHE DOVREBBE ESSERE PIU SOTTILE , ORGANIZZATO E CONVINCENTE . GLI ITALIANI CHE VANNO IN CORSICA PER LA MAGGIOR PARTE NON LO FANNO PER RAGIONI CULTURALI, ANCHE SE DI RAGIONI CULTURALI STORICHE E ARCHITETTONICHE CE NE SONO MOLTISSIME. LA BELLEZZA DEL MARE E DELLA NATURA E' IL CAPITOLO PIU IMPORTANTE CHE VIENE OFFERTO AI TURISTI, MA OGGI NON E' PIU DEL TUTTO SUFFICIENTE SPECIE PER I GIOVANI. VA CONSIDERATO CHE SOLO DA CIRCA SOLO 5O ANNI I CORSI HANNO DATO VITA ALL 'ATTIVITA' TURISTICA, E' TROPPO POCO PER FARSI UNA MENTALITA' SPECIFICA E CAPIRE DEL TUTTO LA STRATEGIA NECESSARIA. NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L'ISOLA HA IL SUO BOOM TURISTICO CON MOLTI CAMPEGGIATORI E AFFITTUARI DI APPARTAMENTI . PER I TURISTI DI ELITE, CIOE' QUELLI CHE HANNO SOLDI DA SPENDERE C'E IN QUEI MESI TROPPA CONFUSIONE E DOPO , QUANDO LA CONFUSIONE SE NE VA QUESTI NON TROVANO UN GRANCHE DA FARE PER TRASCORRERE IL TEMPO LIBERO . QUINDI LE COSIDDETTE STAGIONI MORTE SONO CON UN TURISMO ASSENTE O QUASI . NON PARLO DEI PREZZI CHE IN PERIODO DI SOVRAFFOLLAMENTO NON SONO PARTICOLARMENTE ECONOMICI . I COMMERCIANTI PIAZZATI NEI POSTI STRATEGICI GUADAGNANO BENE . E NON VEDONO L'ORA DI ARRIVARE ALLA FINE DL MESE DI SETTEMBRE O ANCHE PRIMA, PER CHIUDERE "BOTTEGA"E ANDARE A FARE IL LORO VIAGGIO DI VACANZA . QUINDI E' MIA PRECISA CONVINZIONE CHE PER SVILUPPARE UNA COSTANTE ED EQUILIBRATA ECONOMIA OCCORREREBBE INCENTIVARE CON VARIE INIZIATIVE LA PRESENZA DI TURISTI IN TUTTI I MESI DELL'ANNO , MAGARI CON L'AIUTO DEGLI AMMINISTRATORI REGIONALI E CON L'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI, SPORTIVI ,ARTISTICI ETC ETC.
Paolo di Filippo
In realtà pensavo ad iniziative dell'Assemblea di Corsica in analogia con quanto fanno le Regioni italiane che sono presenti autonomamente in manifestazioni internazionali con la promozione dei luoghi e dei prodotti tipici regionali, quando, non addirittura con sedi istituzionali in varie parti del mondo.
Un esempio sono le pubblicità che di tanto in tanto si vedono in città con immagini di spiagge e paesaggi favolosi della Calabria, della Sicilia e di altre regioni che invogliano il pubblico a passare una vacanza o un soggiorno in quelle terre. E' chiaro che queste cose sono possibili quando si fa sistema tra privati e pubblico con la finalità d'incrementare il benessere nella propria terra e dei propri abitanti.
Il tuo ragionamento sulle ragioni economiche non fa una piega, non avevo preso in considerazioni quanto da te sviscerato sulle tasse portuali e i maggiori costi in termini di carburante relativamente ai periodi morti.
Un'atra considerazione mi viene spontanea dal tuo ultimo post riguardo all'approccio lavorativo degli operatori turistici isolani, che, almeno da quello che mi scrivi, non vedono l'ora che finisca la stagione per rilassarsi. La stessa filosofia ce l'hanno nel Sud Italia, realtà da me frequentata praticamente da sempre, dove con quattro mesi di lavoro, anche duro, vogliono viverci tutto l'anno, è interessante questa analogia su come prendere la vita, probabilmente va bene così (dalle mie parti si direbbe finché dura fa verdura).
Un esempio sono le pubblicità che di tanto in tanto si vedono in città con immagini di spiagge e paesaggi favolosi della Calabria, della Sicilia e di altre regioni che invogliano il pubblico a passare una vacanza o un soggiorno in quelle terre. E' chiaro che queste cose sono possibili quando si fa sistema tra privati e pubblico con la finalità d'incrementare il benessere nella propria terra e dei propri abitanti.
Il tuo ragionamento sulle ragioni economiche non fa una piega, non avevo preso in considerazioni quanto da te sviscerato sulle tasse portuali e i maggiori costi in termini di carburante relativamente ai periodi morti.
Un'atra considerazione mi viene spontanea dal tuo ultimo post riguardo all'approccio lavorativo degli operatori turistici isolani, che, almeno da quello che mi scrivi, non vedono l'ora che finisca la stagione per rilassarsi. La stessa filosofia ce l'hanno nel Sud Italia, realtà da me frequentata praticamente da sempre, dove con quattro mesi di lavoro, anche duro, vogliono viverci tutto l'anno, è interessante questa analogia su come prendere la vita, probabilmente va bene così (dalle mie parti si direbbe finché dura fa verdura).
Giancarlo
Ritorno sulle scelte di certi operatori turistici . La loro attivita' piu intensa nei mesi di luglio e agosto si basa su un turismo di massa e lo incentiva a tutto scapito su quello che potrebbe svilupparsi anche negli altri mesi se si desse vita ad altre iniziative per l utilizzo del tempo libero piu organizzate e invitanti. Ma per arrivare a questo occorrerebbe a mio,avviso un preciso indirizzo da parte delle amministrazioni che aiuti gli operatori dando loro precisi "indirizzi invece di lasciare a loro carico tutto il rischio del necessario investimento
Paolo di Filippo
Era proprio quello che intendevo dire, col tempo sicuramente l'approccio d'impresa muterà, in generale ripongo sempre grande fiducia nelle nuove generazioni di: amministratori locali, albergatori e operatori di qualsivoglia natura. Anche se uno sviluppo turistico dei mesi freddi lo vedo piuttosto duro, si potrebbero concentrare iniziative di tipo culturale per attirare i cultori dell'isola in brevi soggiorni a tema.
In fine, a mio avviso, lo sviluppo turistico (dall'Italia) dell'isola dovrebbe passare attraverso l'avvicinamento culturale tra la Corsica e l'Italia con la "riscoperta" delle tradizioni comuni, e ce ne sono molte.
In fine, a mio avviso, lo sviluppo turistico (dall'Italia) dell'isola dovrebbe passare attraverso l'avvicinamento culturale tra la Corsica e l'Italia con la "riscoperta" delle tradizioni comuni, e ce ne sono molte.
corso
Volete vedere la diffusione dei cognomi corsi in Italia? ecco il sito che fa per voi http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia?t=cognomi&cognome=corso&x=39&y=8#.VXmyeFL56fw

Fondatore : C. Roselli-Cecconi
Presidente : A. Pietri Direttore reponsabile : P.Colombani F. Beretti - L. Belgodere di Bagnaja - J. P. Giovannoni - Ch. Liccia - R. Multedo - E. Pucci P. Sallembien - J. Tomasi - M. J. Vinciguerra - + R. Luciani |
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