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Alcuni uomini e alcune donne di Corsica, premurosi del rinverdimento della lingua dotta dei nostri antenati hanno deciso di pubblicare questa rivista in lingua italiana. Essa è un nostro retaggio e un puntello per mantenere viva la lingua còrsa.
Forum
LEONI
wwwwwwww
LEONI
Era solo per provare! La prima volta, il mio messagio non è stato stampato. L'ho scritto di nuovo ma non ha voluto stamparsi una volta in piu. Peccato!
Dicevo dunque nel mio argomento intitulato "Mio amico sardo" che se noi i corsi ripianghiamo dalla sparuta dell' italiano per non perdere il nostro dialetto e tenere i nostri radici, mi disse un amico sardo conosciuto da poco, che succedeva lo stesso in Sardegna col sardo affogatto dall'italiano. Tranne qualche provincia arretrata, sembra che il sardo non si parli piu, al suo parere.
Proprio il mondo alla rovescia!
Corsi che vogliono l'Italia.....Sardi che non la vogliono!
Une véritable histoire de fous! Nous marchons sur la tête! (Grazie per tradurmi questo in italiano)
Dicevo dunque nel mio argomento intitulato "Mio amico sardo" che se noi i corsi ripianghiamo dalla sparuta dell' italiano per non perdere il nostro dialetto e tenere i nostri radici, mi disse un amico sardo conosciuto da poco, che succedeva lo stesso in Sardegna col sardo affogatto dall'italiano. Tranne qualche provincia arretrata, sembra che il sardo non si parli piu, al suo parere.
Proprio il mondo alla rovescia!
Corsi che vogliono l'Italia.....Sardi che non la vogliono!
Une véritable histoire de fous! Nous marchons sur la tête! (Grazie per tradurmi questo in italiano)
LEONI
Pero, siccome dissi al mio amico sardo, Sardegna ed Italia non sono cose antinomiche...Direi anche che l'italianità della sardegna le va a pennello! L'Italia, la Sardegna sono terre mediterraneane in simbiosa perfetta....Anche se l'isola ha una cultura fortissima diversa in gran parte di quella dello stivale.
Quindi, potete imaginare cosa sarebbe la Corsica Italiana! Se con la Sardegna diversa di cultura et popolazione d'origine il matrimonio è armonioso...Cosa sarebbe l'alleanza tra italia e corsica visto che qui diversità di cultura e popolazione d'origine non c'è. Sull' argomento, me lo confermo l'amico sardo mentre gli parlavo in corso ovviamente divertito e stupito della somiglianza coll'italiano. Aggiunse:" Se parlavo sardo solamente, non avrei potuto capirti. Con l'italiano è cosa semplice.
Quindi, mi viene in testa dopo tutto questo - i miei viaggi in Italia, questa discuzione con l'amico sardo etc...- l'idea che ho sempre avuto tutta la mia vita: Che tra tutte le popolazioni che formano la nazione italiana oggi, non ce ne una che sia cosi culturalmente fedele all'Italia siccome la Corsica.
Quindi, potete imaginare cosa sarebbe la Corsica Italiana! Se con la Sardegna diversa di cultura et popolazione d'origine il matrimonio è armonioso...Cosa sarebbe l'alleanza tra italia e corsica visto che qui diversità di cultura e popolazione d'origine non c'è. Sull' argomento, me lo confermo l'amico sardo mentre gli parlavo in corso ovviamente divertito e stupito della somiglianza coll'italiano. Aggiunse:" Se parlavo sardo solamente, non avrei potuto capirti. Con l'italiano è cosa semplice.
Quindi, mi viene in testa dopo tutto questo - i miei viaggi in Italia, questa discuzione con l'amico sardo etc...- l'idea che ho sempre avuto tutta la mia vita: Che tra tutte le popolazioni che formano la nazione italiana oggi, non ce ne una che sia cosi culturalmente fedele all'Italia siccome la Corsica.
ghjiulio
Ciao Leoni é sempre un piacere leggerti. Il triangolo Sardegna Corsica lingua italiana é interessante e hai pienamente ragione. D'altronde la Toscana e la sua lingua (sostanzialmente l'italiano quindi) sono per secoli stati l'unico riferimento continentale (culturale, linguistico persino sanguineo). Pensa che oggi probabilmente, e tu potrai sicuramente confermarlo, se un isolano pensa al continente sicuramente gli vengono in mente Parigi, Marsiglia e Nizza. Di sicuro 150 fa il continente era rappresentato da Livorno, Pisa e Firenze. Però ancora la fiammella (linguistico-culturale e nulla più mi raccomando :-) c'é, basta rinvigorirla.
Quanto alla frase "Une véritable histoire de fous! Nous marchons sur la tête!" come tutti i modi di dire é di non semplice traduzione comunque mi verrebbe da dire: "Roba da matti, stiamo agendo sensa senso" in fondo quanto tu avevi già scritto "il mondo gira alla rovescia" mi sembra vada anche molto meglio.- Ciao a presto
Quanto alla frase "Une véritable histoire de fous! Nous marchons sur la tête!" come tutti i modi di dire é di non semplice traduzione comunque mi verrebbe da dire: "Roba da matti, stiamo agendo sensa senso" in fondo quanto tu avevi già scritto "il mondo gira alla rovescia" mi sembra vada anche molto meglio.- Ciao a presto
LEONI
Grazie, grazie, grazie! "Rinvigorirla" questa è una parola che mi piace!
Cio che volevo aggiungere nel mio precendente intervento, è che se l'alleanza italo-sarda, anche se la Sardegna è diversa, è una cosa non scioccante (essendo nello stesso ambito mediterraneo), l'alleanza franco-corsa è scioccante! Voglio dire culturalmente. perchè anche se il francese è una lingua latina...Strutturalmente.... non l'è nella pronuncia. E in quel caso è proprio una lingua dalla pronuncia nordista cioè sassona...Tedesca. Sopratutto che il francese parlato oggi è quello nord "la langue d'Oil". Quello di sopra la Loira. Quindi, viene con questa lingua nordista anche la mentalità. Ma la Corsica non è la Francia nord. E una terra mediterranea..Ci le vuole una lingua calda, generosa, sensuale! Sentire il francese in Corsica per me è siccome sentivi il tedesco o l'ollandese...Un matrimonio forzato, contro natura..."Roba da matti"...Un stupidagine, accetato cretinamente da molti corsi che non si fanno nulle domande.
Pero, sai, mi sembra che un nuovo camino si sta disegnando poco a poco, perchè quelle discuzzioni che venivano interrote quando si parlava dell'italianità della Corsica con famigliari ed amici ad una certa epoca, adesso si fanno con un certo interesse. E queste personne che rifiutevano il nostro legame legitimo con lo stivale adesso stano a sentire e fanno delle domande. Mi sembra che siamo a un punto dove i popoli, con tutti i mezzi di communicare, si fanno di piu in piu delle domande sulla loro autentica identità. Non s'ingozzano piu di parole cosi leggermente sicome prima. Cioè il caso di molti corsi, prendo l'esempio della mia famiglia, che al contato della lingua italiana realizzano che hanno molto a che vedere con l'Italia. Quindici giorni fa, ad un pranzo in famiglia con tre invitati italiani, uno di loro parlando perfetamente il fracese, si mise a parlare in italiano in un modo cosi naturale ovviamente persuaso che tutti tra di noi eravamo in grado di capirlo. Osservando i corsi, mi divertissi vendendo il loro interesse a provare di capire quello che gli succedeva...Loro cosi vicino all'italiano si sentivano "interpellés" (non so la parola italiana)..Siccome, dalla profondità della storia una cosa pertenendogli sorgeva. Siccome gli fosse ramentato una cosa che conoscono ma che il tempo gli ha sempre nascosto...Mi venne un po di tristezza allora perchè si senti da parte loro una macanza...Di volere ma di non potere partecipare...con sentimento di timidezza, di vergogna di non potere parlare in un modo cosi raffinato.
Concluse mia madre davanti a tutti dicendo:"Ma noi i corsi cosa siamo? italiani, ovviamente italiani, non ce dubbio!" Poi ci racconto che da bambina tornando da scuola e parlando al suo padre in italiano dopo il suo corso di lingua, lui si sentiva molto commosso e gioso e le chiedeva di continuare parlando in un modo cosi bello! Ovviamente, considerando la sua età, egli aveva certamente parlato l'italiano nella sua fanciullezza e tanti ricordi e sentimento d'identità perduta gli risalivano in mente! Preciso che lui e mia nonna non hanno mai parlato una parola di francese nella loro vita...E questo fu il caso di tantissimi corsi della lora étà ed anche piu giovanni!
Cio che volevo aggiungere nel mio precendente intervento, è che se l'alleanza italo-sarda, anche se la Sardegna è diversa, è una cosa non scioccante (essendo nello stesso ambito mediterraneo), l'alleanza franco-corsa è scioccante! Voglio dire culturalmente. perchè anche se il francese è una lingua latina...Strutturalmente.... non l'è nella pronuncia. E in quel caso è proprio una lingua dalla pronuncia nordista cioè sassona...Tedesca. Sopratutto che il francese parlato oggi è quello nord "la langue d'Oil". Quello di sopra la Loira. Quindi, viene con questa lingua nordista anche la mentalità. Ma la Corsica non è la Francia nord. E una terra mediterranea..Ci le vuole una lingua calda, generosa, sensuale! Sentire il francese in Corsica per me è siccome sentivi il tedesco o l'ollandese...Un matrimonio forzato, contro natura..."Roba da matti"...Un stupidagine, accetato cretinamente da molti corsi che non si fanno nulle domande.
Pero, sai, mi sembra che un nuovo camino si sta disegnando poco a poco, perchè quelle discuzzioni che venivano interrote quando si parlava dell'italianità della Corsica con famigliari ed amici ad una certa epoca, adesso si fanno con un certo interesse. E queste personne che rifiutevano il nostro legame legitimo con lo stivale adesso stano a sentire e fanno delle domande. Mi sembra che siamo a un punto dove i popoli, con tutti i mezzi di communicare, si fanno di piu in piu delle domande sulla loro autentica identità. Non s'ingozzano piu di parole cosi leggermente sicome prima. Cioè il caso di molti corsi, prendo l'esempio della mia famiglia, che al contato della lingua italiana realizzano che hanno molto a che vedere con l'Italia. Quindici giorni fa, ad un pranzo in famiglia con tre invitati italiani, uno di loro parlando perfetamente il fracese, si mise a parlare in italiano in un modo cosi naturale ovviamente persuaso che tutti tra di noi eravamo in grado di capirlo. Osservando i corsi, mi divertissi vendendo il loro interesse a provare di capire quello che gli succedeva...Loro cosi vicino all'italiano si sentivano "interpellés" (non so la parola italiana)..Siccome, dalla profondità della storia una cosa pertenendogli sorgeva. Siccome gli fosse ramentato una cosa che conoscono ma che il tempo gli ha sempre nascosto...Mi venne un po di tristezza allora perchè si senti da parte loro una macanza...Di volere ma di non potere partecipare...con sentimento di timidezza, di vergogna di non potere parlare in un modo cosi raffinato.
Concluse mia madre davanti a tutti dicendo:"Ma noi i corsi cosa siamo? italiani, ovviamente italiani, non ce dubbio!" Poi ci racconto che da bambina tornando da scuola e parlando al suo padre in italiano dopo il suo corso di lingua, lui si sentiva molto commosso e gioso e le chiedeva di continuare parlando in un modo cosi bello! Ovviamente, considerando la sua età, egli aveva certamente parlato l'italiano nella sua fanciullezza e tanti ricordi e sentimento d'identità perduta gli risalivano in mente! Preciso che lui e mia nonna non hanno mai parlato una parola di francese nella loro vita...E questo fu il caso di tantissimi corsi della lora étà ed anche piu giovanni!
ruvidus
Quello che dice Leoni esprime bene la sensazione che ho spesso quando vengo in Corsica.
Alcuni cominciano a capire che, più che popoli fratelli, siamo proprio lo stesso popolo.
Molti guardano con simpatia all'italia ed all'italiano (sia alla lingua che alla persona).
Questo vent'anni o trent'anni fa era molto più raro.
Anch'io, quando ero giovane, ho conosciuto vecchi corsi che non sapevano una parola di francese (nell'interno).
E continuamente ascolto sparate anti-francesi spontanee (magari dette in francese.........)
Alcuni cominciano a capire che, più che popoli fratelli, siamo proprio lo stesso popolo.
Molti guardano con simpatia all'italia ed all'italiano (sia alla lingua che alla persona).
Questo vent'anni o trent'anni fa era molto più raro.
Anch'io, quando ero giovane, ho conosciuto vecchi corsi che non sapevano una parola di francese (nell'interno).
E continuamente ascolto sparate anti-francesi spontanee (magari dette in francese.........)

Fondatore : C. Roselli-Cecconi
Presidente : A. Pietri Direttore reponsabile : P.Colombani F. Beretti - L. Belgodere di Bagnaja - J. P. Giovannoni - Ch. Liccia - R. Multedo - E. Pucci P. Sallembien - J. Tomasi - M. J. Vinciguerra - + R. Luciani |
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