Brigade Garibaldi en Espagne



Brigate internazionali

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Bandiera delle Brigate internazionali
« Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli,
figli della Spagna immortale,
e nei giorni più duri della nostra guerra,
quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata,
foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali,
che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo,
il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio.
 »
(Dolores Ibárruri, Discorso per lo scioglimento delle Brigate Internazionali (1938))
Brigate Internazionali fu il nome collettivo dato ai gruppi di volontari che si recarono in Spagna, per appoggiare l'esercito repubblicano e combattere le forze nazionaliste e filofasciste comandate dal generale Francisco Franco, durante la guerra civile spagnola.
Le Brigate Internazionali si distinsero nella difesa di Madrid, nella battaglia di Guadalajara e in altre occasioni. Il 21 settembre 1938 il primo ministro spagnolo Juan Negrín, su pressione delle democrazie occidentali impegnate nella politica di non intervento, decise il ritiro dal fronte delle Brigate internazionali (per la precisione di tutti i combattenti non spagnoli stimati in 13.000), tenendo una sentita e commossa parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona. Il governo franchista di Burgos rispose con il ritiro di 10.000 italiani (ne restavano circa 38.000 più i tedeschi).

Indice

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La consistenza delle Brigate [modifica]

Manifesto delle Brigate internazionali
Il totale dei volontari intervenuti in Spagna sotto l'egida della Brigate internazionali fu di circa 40.000 unità, di cui circa la metà risultarono alla fine della guerra "dispersi o feriti". Tuttavia non esistono dati precisi in merito, i diversi autori non concordano sul numero totale degli Interbrigatisti, c'è chi parla esagerando anche di 100.000, ma la cifra più vicina può collocarsi appunto in quella indicata di 40.000. Lo storico César Vidal [1] indica intorno al 30% il numero dei brigatisti morti e nel 50% i feriti. Risulta anche che 5.000 furono inquadrati nel regolare esercito repubblicano e ben 20.000 furono addetti a servizi sanitari, logistici ed ausiliari.[2] I primi contingenti delle Brigate Internazionali furono organizzati dal Comintern poco dopo l'inizio delle ostilità. I volontari giunsero da ben 53 nazioni dei cinque continenti. Ogni Brigata era suddivisa in battaglioni.
Prima delle Brigate Internazionali si costituirono delle colonne, come la Colonna Italiana creata da Carlo Rosselli, Mario Angeloni e Camillo Berneri o come la centuria Gastone Sozzi, che, al suo scioglimento, non confluì nel V° Reggimento come spesso è riportato in diverse fonti. L'errore deriva dal fatto che i superstiti furono trasferiti ad Albacete, sede delle Brigate Internazionali, con camion appartenenti al V° Reggimento, dove si trovava anche Vittorio Vidali. Esiste una pubblicazione dell'A.I.C.V.A.S, il Quaderno 4, in cui è scritto: «22 ottobre 1936 viene formalmente sciolta la Centuria Sozzi. I suoi combattenti entrano a far parte del costituendo battaglione Garibaldi. La terza compagnia del Garibaldi prenderà il nome di Gastone Sozzi». Occorre anche ricordare che diversi anarchici, come quelli della Colonna Italiana, non vollero entrare nel ricostituito Esercito Popolare e lasciarono la Spagna.
I contingenti più numerosi erano costituiti da: francesi (circa 9.000) tedeschi (circa 4.000), Italiani (circa 3.350), statunitensi (circa 2.800), britannici (circa 2.000) e canadesi (circa 1.000). Costoro vennero affiancati da centinaia di uomini provenienti da altri stati e continenti fra cui: Belgio, Svizzera, Jugoslavia, Albania, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Irlanda, Scandinavia, Sud America e Africa.
Il reporter Robert Capa
Al loro interno, le Brigate Internazionali erano generalmente divise in raggruppamenti nazionali. Ad esempio, i volontari italiani erano inquadrati nella Brigata Garibaldi, gli americani nella Brigata Abraham Lincoln (fra i Lincolns vi era l'italo-americano Humberto Galliani, prima arruolato nel battaglione Garibaldi - di cui fu comandante per breve tempo prima di Randolfo Pacciardi) - poi passato, per dissensi politici, nello stato maggiore della XV Brigata), i canadesi nel Battaglione Mackenzie-Papineau (da cui il loro soprannome, "Mac-Paps"). Gli irlandesi erano raggruppati nella Colonna Connolly.
Nelle Brigate Internazionali militarono molti noti personaggi della politica e della cultura come, ad esempio, fra gli inglesi, lo scrittore George Orwell e Stephen Spender, John Cornford, poeta e nipote di Charles Darwin, i francesi, con l'artista oriundo rumeno Tristan Tzara,Simone Weil e André Malraux, gli statunitensi Ernest Hemingway e Dos Passos (vicini alla XV Brigata). Molti altri intellettuali appoggiarono le Brigate Internazionali, pur senza intervenire militarmente nella guerra civile. Fra questi ultimi: Samuel Beckett, Berthold Brecht, Pearl Buck, William Faulkner, Pablo Neruda, Stephen Spender, John Steinbeck e Virginia Woolf.
Molti furono gli ebrei che combatterono tra le file delle Brigate Internazionali. Nel Mausoleo del Fossar de la Pedrera di Barcellona, innalzato nei pressi dell'enorme fossa comune dove i franchisti seppellirono i repubblicani fucilati dopo la guerra, una lapide omaggia gli eroi ebrei caduti tra i 7.000 ebrei volontari di tutti i paesi combattenti della Libertà in Spagna 1936-1939. Lo storico tedesco Arno Lustiger, nel libro Shalom Libertad!, stima che la loro presenza raggiungesse le 7.758 unità, vale a dire quasi il 20% dell'intero corpo volontario.[3]. Pur essendo difficile fare stime sicure sul numero complessivo dei volontari, alcuni storici affermano con certezza che la percentuale di ebrei in ogni contingente nazionale fu sicuramente molto superiore alla percentuale di ebrei nella popolazione del Paese d'origine considerato [4] Ebreo era, tra gli altri, uno dei più famosi corrispondenti dal fronte, il fotografo Robert Capa.

Le Brigate e i Battaglioni [modifica]

La stella rossa a tre punte, emblema delle Brigate
Monumento alle Brigate internazionali a Seattle (USA)
stendardo del Battaglione Lincoln
La XV Brigata Internazionale fu definita l'unità militare più intellettuale della storia, dato l'elevato numero di studenti universitari.

Le componenti politiche [modifica]

‎ La composizione politica del totale dei miliziani antifascisti, che agirono sia nelle Brigate internazionali sia aggregati ad altre formazioni, risulta pari a circa 35.000 unità, di cui quasi il 70% comunisti.
Lo storico Pietro Ramella ha analizzato l'appartenenza politica di circa 3400 italiani secondo i dati dall’Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna,[8] ottenendo i seguenti dati:
  • Anarchici: 328 (9,7%)
  • Comunisti: 1301 (38,3%)
  • Giustizia e Libertà: 39 (1,2%)
  • Repubblicani: 56 (1,6%)
  • Socialisti: 224 (6,6%)
  • Appartenenza sconosciuta: 1449 (42,6%)
Assumendo quindi che l'adesione ideologica dei volontari di cui non si conosce l'appartenenza segua la distribuzione già evidenziata per gli altri si ottengono le seguenti percentuali:
  • Anarchici: 16,9%
  • Comunisti: 66,8%
  • Giustizia e Libertà: 2,0%
  • Repubblicani: 2,8%
  • Socialisti: 11,5%
Da notare, comunque, che la superiorità organizzativa dei comunisti e delle altre fazioni politiche, che si traduceva pure in una più regolare registrazione del nome del combattente e della sua milizia politica, può portare a sottostimare le presenze anarchiche, sicuramente più rappresentate all'interno della componente di appartenenza sconosciuta. È comunque indiscutibile che i comunisti furono la formazione largamente maggioritaria. Rimangono invece dei dubbi circa le loro divisioni interne ovvero sulla distinzione fra i filo-sovietici e coloro che si opponevano alla linea di Mosca, ma in anche in questo caso si può affermare che i primi furono nettamente maggioritari.

Battaglie fondamentali [modifica]

Ruderi a Belchite
  • Difesa di Madrid - XI e XII Brigata (novembre 1936)
  • Jarama - XI, XII, XIV e XV Brigata (febbraio 1937)
  • Guadalajara - XI e XII Brigata (marzo 1937)
  • Huesca XII Brigata (giugno 1937)
  • Brunete XI, XII, XIII e XV Brigata (luglio 1937)
  • Belchite XI e XV Brigata (settembre 1937)
  • Teruel XI e XV Brigata (gennaio 1938)
  • Caspe tutte le 5 Brigate (marzo 1938)
  • Aragona XI, XII e XV Brigata (aprile-luglio 1938)
  • Ebro tutte le 5 Brigate (luglio-ottobre 1938)
Dopo l'ultima grande offensiva fallita dell'Ebro, iniziava la Retirada e "si chiudeva l'epopea di quelli che erano stati l'esempio eroico della solidarietà e dell'universalità della democrazia".
La frase appena citata, anche se ha una gran valenza emotiva può indurre in un errore di sostanza. Molti volontari delle Brigate Internazionali, infatti, non combattevano per la restaurazione della democrazia borghese, ma per una società più egualitaria che andasse oltre quella rappresentata dalla democrazia borghese, società ipotizzabile in tutte le varie sfumature che vanno dal liberal socialismo di Carlo Rosselli, al comunismo di Vittorio Vidali ed Andrés Nin (contrastanti fra loro ma ispirati agli ideali marxisti), al comunismo anarchico di Camillo Berneri. Lo scopo fondamentale, dichiarato da Carlo Rosselli stesso in Oggi in Spagna, domani in Italia, era l'abbattimento del fascismo, il cui definitivo annientamento era preso come presupposto per l'instaurazione di una società organizzata su basi più libere ed egualitarie.

Comandanti battaglioni e denominazioni di Brigata [modifica]

Monumento memorial delle Brigate Internazionali

Miliziani antifascisti italiani [modifica]


Il gruppo dei grossetani [modifica]

Un gruppo di antifascisti italiani che per vicissitudini sia nel periodo pre-fascista che durante la presa di potere del fascismo che nel proseguo durante la vicenda della Guerra di Spagna mantennero una certa coesione ed un rigida finalità' di intenti,nonostante i tempi difficili e le singole ideologie magari diverse, fu il gruppo dei grossetani,per cui è stato abbastanza agevole ricostruire le loro vicissitudini che risultano quindi uno spaccato interessante della vicenda di Spagna , in realtà' nel gruppo vi erano anche livornesi e fiorentini di nascita ma al momento risiedenti nel grossetano.[17].È da rimarcare come un lavoro cosi' esauriente su un gruppo ridotto può' esser di gran interesse storico generale per gli addentellati,vedi ad es.il problema degli espatri in Corsica e della Legione Straniera.Di seguito segnaliamo i più noti del gruppo toscano:
  • Vittorio Alunno
  • Luigi Amadei
  • Pietro Aureli
  • Raffaello Bellucci
  • Etrusco Benci
  • Alfredo Boschi
  • Antonio Calamassi
  • Luigia Civinini
  • Socrate Franchi
  • Giovan Battista Frati
  • Lelio Iacomelli
  • Ernesto Moscatelli
  • Ermanno Neri
  • Quisnello Nozzoli
  • Randolfo Pacciardi
  • Francesco Pellegrini
  • Italo Ragni
  • Siro Rosi
  • Angelo Rossi
  • Egisto Serni
  • Muzio Tosi

Gli intellettuali [modifica]


Bibliografia [modifica]


In lingua straniera [modifica]


Bibliografia anarchica [modifica]


Bibliografia POUM, trotzkisti, opposizione di sinistra [modifica]


Specifica sulla Retirada [modifica]


Voci correlate [modifica]


Collegamenti esterni [modifica]

[29]

Note [modifica]

  1. ^ César Vidal, Las Brigadas Internacionales, Madrid, Espasa Calpe, 1999.
  2. ^ dati ANPI
  3. ^ dal saggio di Pietro Ramella
  4. ^ Alberto Fernandez, Tiempo de Historia n°10, "Judios en la guerra de España".
  5. ^ La partecipazione ebraica alla Guerra civile spagnola a cura di Luciano Tas
  6. ^ da biografia ANPI di Aldo Morandi ovvero Rino Formica
  7. ^ riorganizattore della Brigata fu Nathan George
  8. ^ Saggio di Pietro Ramella
  9. ^ biografia
  10. ^ presente su Wikipedia FR
  11. ^ da Libera Cuba
  12. ^ brevebiografia
  13. ^ scrittore , poeta e columnist nero (1 febbraio 1902 - 22 maggio 1967). Hughes è molto conosciuto per il suo lavoro durante il soprannominato Harlem Renaissance e la sua corposa biografia è presente su Wikipedia inglese.
  14. ^ biografia su Wikipedia inglese
  15. ^ considerato fra i migliori comandanti repubblicani
    «  Pur considerando che i migliori ufficiali dell’esercito repubblicano Líster, Modesto, El Campesino erano comunisti, come pure molti comandanti di brigata e di divisione, essi non sarebbero stati certo in grado di condizionare tutto l’apparato militare  »
    da ANPI articolo di Pietro Ramella
  16. ^ molti di questi avevano un passato di militanti degli Arditi del Popolo, fra cui Armando Fedeli, Umberto Marzocchi, Ilio Barontini, Vittorio Vidali, Antonio Cieri, Guido Picelli, Francesco Leone, Aristodemo Maniera
  17. ^ vicenda e biografie dei "grossetani"
  18. ^
  19. ^ biografia da ANPI,oltre che alla Guerra di Spagna partecipa anche alla Resistenza romana nelle file del Partito_d'Azione,fra i suoi libri di importanza per la ricostruzione storica sono Vita di Carlo Rosselli (1945), la Storia dei fuorusciti (1953), Gli intellettuali e la guerra di Spagna (1959),
  20. ^ Professore Ordinario, presso il Dipartimento di storia . Membro della Facoltà di Lettere e Filosofia,università' di Pisa
  21. ^ Professore ordinario , dal 1984 , insegna Diritto ecclesiastico e canonico,dopo aver insegnato già in diversi atenei la stessa disciplina,preso la Facoltà di Giurisprudenza Università “Federico II” , Napoli
  22. ^ biografia Paolo Alatri
  23. ^ biografia da ANPI, il vero nome di Aldo Morandi è Riccardo Formica
  24. ^ storico ed ispanista francese,considerato una della massima autorità fra gli esperti della storia della Spagna. Una sintesi biografica è su Wikipedia Spagnola
  25. ^ "Gli ebrei nella guerra civile spagnola" di Anneliese Herskovits,la biografia inerente Arno Lustiger si trova su Wikipedia tedesca
  26. ^ secondo il libro Shalom Libertad! Arno Listiger ipotizza il numero di 7.758 volontari ebrei,indicati dall' austriaco Joseph Toch sulla rivista Zeitgeschichte nel 1974,fra i quali
  27. ^ Felix Morrow fra i maggiori dirigenti Trotsktisti americani, molto conosciuto il suo libro Rivoluzione e Contro-Rivoluzione In Spagna.Militante della Lega comunista d'America,nel 1933,forma una frazione con Max Shachtman's ed è direttore di una sua rivista intitolata , Quarta Internazionale.Nel 1943 assume sue posizioni nell'organizzazione assieme a Albert GoldmanMarrxists’ Internet Archive Felix Morrow
  28. ^ Eric Gobetti, dottore di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. Il presente libro è un'elaborazione della sua tesi di laurea, altri libri dell'autore <Dittatore per caso; Un piccolo Duce protetto dall'Italia fascista, edizioni L'Ancora del Mediterraneo, , 2001.
  29. ^
    «  VIVA LA QUINTA BRIGADA.....RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA VIVA LA QUINTA BRIGADA RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA QUE NOS CUBRIRÀ DE GLORIAS AY CARMELA, AY CARMELA QUE NOS CUBRIRÀ DE GLORIAS AY CARMELA, AY CARMELA..... MERCENARIOS Y FACHISTAS AY CARMELA, AY CARMELA EL EJERCITO DEL EBRO RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA EL EJERCITO DEL EBRO RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA LA OTRA NOCHE EL RIO CRUZÓ AY CARMELA, AY CARMELA LA OTRA NOCHE EL RIO CRUZÓ
    AY CARMELA, AY CARMELA »

Mercredi 8 Avril 2009
PG

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