Inauguration d'un buste de GARIBALDI à Toulouse.



Gelsomino GUISTINATI au local des Garibaldiens
Gelsomino GUISTINATI au local des Garibaldiens
Sabato 15 maggio 2004 a Tolosa, inaugurato un busto a Garibaldi per ricordare la Resistenza italiana in Francia
Per Camicia Rossa - Giugno 2004


La lunga fatica dei "Garibaldiens" di Tolosa è stata premiata dal perfetto successo della manifestazione che si é svolta in Place d'Italie, nel quartiere di Saint Agne. L'opera è firmata dal giovane scultore Eric Valat. Incise sul cippo figurano le date più significative della solidarietà franco-italiana nel Risorgimento e nella Resistenza.
Tolosa, capitale di quel Lot et Garonne che ha accolto una imponente emigrazione italiana, spinta sia dalla ricerca di terre e lavoro, sia dalla fuga dal fascismo, é una grande e ridente città. L'immigrazione italiana vi si è bene integrata, seppur i movimenti di popolazione non siano mai esenti di sofferenze e difficoltà all'inizio, perchè il sud della Francia ha con l'Italia affinità profonde : il dialetto, immediatamente intelligibile ai nostri immigrat, venuti in particolare dal Friuli', le abitudini contadine, la religione. Sono arrivate famiglie intere con i loro anziani, talvolta persino con il loro parroco, e tanti bambini che hanno popolato terre rimaste incolte per mancanza di braccia, specialmente nel vuoto di nascite lasciato dalla Grande Guerra.
La storia di quella immigrazine è stata ora molto ben studiata, anche come modello di integrazione. Ne la memoria della origini delle popolazioni è stata negletta da parte delle stesse città di accoglienza : Università ma anche Comuni ed Associazioni. Non fu Leonardo da Vinci uno dei primi ospiti illustri della valle della Garonna ? Tra le due guerre, Tolosa si distinse per l'accoglienza a tutto il gruppo di esuli che faceva capo alla celebre libreria di Silvio Trentin, e tra di loro vi era anche Luigi Campolonghi, il ministro Nitti e tanti altri...
Tra tutte le bandiere che sventolavano in Place d'Italie, circondandola interamente, vi erano, oltre al nostro medagliere, quelle della Resistenza francese ed italiana, della guerra di Spagna, dei "Garibaldiens" di Parigi, e molte camice rosse illuminate da un bel sole primaverile.
La cerimonia è iniziata con l'arrivo del nuovo Sindaco Jean Luc Moudenc e la deposizione delle corone da parte delle autorità francesi ed italiane, accompagnata degli inni delle due nazioni. Il Sindaco Moudenc è stato eletto il 5 maggio scorso quale successore di Philippe Douste-Blazy, diventato Ministro della Salute. Da sempre impegnato nella squadra di Douste-Blazy, era anche sindaco del quartiere di Saint Agne, di cui lascia adesso l'incarico per prendersi la responsabilità di tutta la città. Molto sensibile al tema della presenza di origine italiana nella Regione, si è espresso con parole molto lusinghiere per la nostra collettività e l'avvenire delle relazioni franco-italiane in Lot et Garonne. Gli ha fatto eco il rappresentante del Consiglio Generale del Lot et Garonne, che ha contribuito alle realizzazione del busto, e delle rappresentanze delle autorità locali, publiche e private, coinvolte allo stesso scopo.
Il Console d'Italia dott. Antonio Enrico Bartoli (la circoscrizione del Consolato di I° Classe di Tolosa si estende sino a comprendere tre grandi regioni francesi: Midi-Pyrénées, Aquitania, Poitou-Charente, pari a 112.579 km2, e cioè circa 20% del territorio francese) ha anche lui sottolineato l'antica origine e la perfetta integrazione della comunità italiana in Lot et Garonne, e la soddisfazione dell'Italia nel vedere Giuseppe Garibaldi assurgere a testimone sia dell'alleanza tra i nostri popoli, tanto desiderara dagli esuli che in Francia furono costretti a cercare la libertà negata in Italia, sia oggi della fraternità europea.
Una delegazione della Sezione ANVRG di Milano, con, tra tutti, la Signora Torelli, una delegazione dei combattenti italiani in Spagna, completava la folta presenza italiana, assieme ai rappresentanti della comunità italiana di Tolosa. Si notava in particolare la presenza della dott. Giampaola Fattorini Piuzzi, eletta del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, e dei rappresenti dell'attivissimo COM.IT.ES di Tolosa.
L'intervento di Annita Garibaldi, presente per l'ANVRG, assieme alla figlia Anna residente in Francia, ha ripreso, prima di ricordare la vita e l'opera del presidente Vincenzo Tonelli, gli stessi temi, ricordando la fraternità tra gli emigrati politici di Tolosa, Bordeaux, e tutta la zona sud della Francia, che fu asilo per molti esuli finchè resistette la "zona libera" negata finchè fu possibile dal Maresciallo Petrain agli invasori tedeschi. Ma prima ancora, vi era stata la guerra di Spagna, dove tanti italiani, impegnati sotto il nome di Garibaldi dalla parte della libertà, si trovarono costretti a combattere contro altri italiani alleati del dittatore Franco. Fu quello il segnale di quello che sarebbe successo in Italia : una guerra civile fratricida, ma l'alba del grande risveglio delle coscienze. La lotta per la libertà, la condanna dei nazionalismi, è nel cuore del messaggio lasciato ai popoli da Giuseppe Garibaldi, cosi' come la condanna dell'ingerenza nella vita di altri popoli, e della guerra di aggressione. Le bandiere della pace accompagnavano i medaglieri, a testimoniare del senso della manifestazione. A conclusione, applauditissimo, è intervenuto il Presidente Tonelli, che ha ricordato la grande solidarietà tra emigrazione del lavoro e emigrazione e politica nella ospitale Regione, e reso omaggio a tutti coloro che hanno combattuto e sono caduti per la libertà d'Italia e l'amicizia franco-italiana.
Al termine degli interventi sono state consegnate da Annita Garibaldi a nome dell'ANVRG tre Stelle al Merito Garibaldino, al Sindaco di Tolosa, al rappresentante del Presidente del Consiglio Generale, e, mentre l'emozione pervadeva anche il folto pubblico cittadino, al presidente Vincenzo Tonelli. Francesi ed italiani e spagnoli, commossi, hanno cantato insieme il canto dei Partigani, ed un festoso "Bella ciao".
La manifestazione si è conclusa con un pranzo, in un elegante locale degno della riputazione della gastronomia locale ed immerso nel verde, momento conviviale perfettamente organizzato dalla Federazione di Tolosa. Atmosfera eccellente per rinverdire le relazioni e fare progetti assieme ai nostri fratelli "Garibaldiens", ed augurarci con affetto un prossimo arrivederci.

Vincenzo Tonnelli
Presidente della Federazione di Tolosa dei "Garibaldiens"

Nato nel 1916, durante la guerra, nel Friuli', Vincenzo Tonelli trascorre la sua infanzia nell'atmosfera sempre più pesante della nascita e dell'affermazione del regime poliziesco imposto dal Fascismo. L'assassinio di Giacomo Matteotti e le leggi fascistisime chiudono gli spazi di libertà, ma gli anni del consenso passano presto : corrono appena dieci anni tra questi foschi eventi e la guerra di Spagna. Vincenzo Tonelli ha vent'anni. Che si mobiliti di nuovo la coscienza civile ne è testimone il fatto che se giovani italiani partono dal luogo dell'esilio, dalla Francia in particolare, altri giovani italiani partono dall'Italia, come a cancellare la vergogna dela partecipazione fascista a fianco del dittarore Franco. La nostra presenza in Spagna diventa anche guerra civile. L'offesa suprema al sentimento popolare è l'uso del nome di Garibaldi dalle due parti, se in Italia Mussolini non manca di dare riconoscimenti formali, e lapide e monumenti, all'Eroe dei Due Mondi diventato porta-bandiera di un sordo quanto cieco nazionalismo. Tonelli vive tutto questo calvario : dalla perdita della patria che lo rinnega alle persecuzione dei suoi in Italia, dal lavoro ingrato in terra straniera alla prigione all'inizio della seconda guerra fratricida. Poi, dopo la caduta di Mussolini, finalmente l'entrata nella Resistenza, e finalmente la vittoria.
Una vittoria ingrata, pero', che non da pane. Tonelli riprende il suo lavoro : da muratore riuscirà a diventare capo cantiere. E subito inizia a tenere unita ed a animare l'Associazione dei "Garibaldiens". Come Garibaldi, ha fatto il suo dovere e poi è rientrato nell'ombra, senza gloriarsi ne dimenticare. Si è fatto artefice in questi ultimi, superando le mille difficoltà dell'impresa con infinita pazienza ed una serenità che non sembra sia alterabile, dell'omaggio a Giuseppe Garibaldi, che forse si firmava agricoltore perchè aveva dimostrato di essere un pessimo muratore. Al presidente Tonelli vanno tutta la gratitudine dell'ANVRG e gli auguri per un proseguimento felice della missione che si è assunta.

Gelsomino Giustinati
Presidente nazionale dei "Garibaldiens"


Nato nel 1923, Gelsomino Giustinati arriva in Francia nel 1925. Suo padre è stato condannato a morte dal Fascismo nel 1924. Inizia a lavorare nel 1936, in Lorenna, e immediatamente s'impegna in politica. E' arrestato nel 1940, a soli 17 anni, e deportato subito in Germania. La sua guerra è una storia di prigioni ed evasioni. Si dedica alla liberazione dei prigionieri dei nazisti, come guida per gli evasi nei territori occupati. Evade lui-stesso da Sarrbrucken nel 1940. Dopo essersi impegnato nella liberazone di prigionirei di ogni nazionalità dal 1940 al 1942, persino dai campo di concentramento tedeschi, è arrestato. Evade ma poco dopo è arrestato di nuovo mentre tenta di lasciare la Francia per l'Inghilterra o l'Algeria .Riprende la sua attività di resistenza sempre a favore di prigionieri che bisogna guidare sui percorsi dell'evasione. Arrestato di nuovo con il fratello Guido, evade da Kassel, e fa parte del movimento che organizza l'attentato ad Hitler del maggio 1945. Liberato dagli americani, torna in Francia e non dimentica: milita da quel giorno nelle associazioni di reduci e dice il suo orgoglio di essere presidente dei "Garibaldiens".

Mardi 18 Avril 2006
PG

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